Annunci di lavoro, quattro parole di cui diffidare

annunci di lavoro di cui diffidare

In principio fu lo stage, parola d’ordine di una serie di contratti di sfruttamento collettivo. Oggi il lessico degli annunci di lavoro è diventato più insidioso, in modo da attrarre giovani di belle speranze con parole compiacenti. Ho stilato una lista (in continuo aggiornamento) di campanelli d’allarme che dovrebbero scattare quando si è alla ricerca di un impiego.

  • Drizza le antenne quando un annuncio di lavoro parla di marketing perché spesso e volentieri si tratterà di marketing diretto. Tradotto: lavoro in un call center. Niente a che vedere con l’elaborazione di strategie di vendita multichannel che pensavi.
  • Stai alla larga dagli annunci di lavoro che includono la parola “agente” perché il più delle volte si tratta di vendere spazi pubblicitari o servizi del genere. Niente contro questo mestiere, ma devi essere un ottimo affabulatore se non vuoi rischiare di fare la fame: il più delle volte sono previsti una miseria di fisso più le provvigioni.
  • Guardia alzata di fronte alla parola internship, dietro la quale potrebbe nascondersi di tutto, compresa la consenziente riduzione in schiavitù.
  • Personalmente scarto anche gli annunci di lavoro che mettono limiti di età piuttosto bassi. Prima di tutto per superati limiti, ma anche perché spesso si traducono in incarichi buoni per fare esperienza (anche se poco pagati), ma poco stimolanti per chi un po’ di esperienza ce l’ha già.

Si accettano suggerimenti. Astenersi perditempo.

3 thoughts on “Annunci di lavoro, quattro parole di cui diffidare

  1. perfettamente d’accordo!!
    Aggiungerei anche di evitare sia gli annunci dove c’è scritto troppo poco… (perché spesso nascondono fregature) che quelli dove c’è scritto troppo… (specialmente troppe info sull’azienda su quanto è grande importante e famosa…) perché secondo me sono tutti stratagemmi per incantare il candidato attrarre tante persone e se fanno questo è perché è telemarketing o robe simili.
    A mio avviso e secondo la mia esperienza (lunga!) di ricerca di lavoro, se uno si avvale del canale delle agenzie interinali, meglio farsi conoscere bene dalle agenzie del luogo e seguire sempre per telefono le candidature perché le aziende migliori affidano a queste la prima selezione e a volte credo che neanche pubblicano annunci o comunque puoi essere chiamato senza neanche aver risposto ad un annuncio.
    Non posso esserne sicura al 100% magari per altri sara diverso ma per me tutte le candidature che ho alla fine sono servite solo perché arrivassi al momento giusto nell’agenzia giusta che aveva in mano una selezione aperta da tempo e che non si chiudeva perché l’azienda non era soddisfatta di tutto i candidati proposti….

    Insomma il succo è… Si. Internet va bene spesso necessario come primo contatto ma spesso è una barriera che nasconde i soliti “giri giusti”… Consiglio: Vecchia maniera, telefono e presenza fisica è quello che ti fa arrivare all’obiettivo!

    1. È proprio così, alla fine dei conti le relazioni e il contatto vero, più che virtuale, sono le cose che pagano di più nella caccia all’impiego!

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