Perché quest’anno devi assolutamente andare a teatro a Firenze

la bastarda di istanbul teatro rifredi firenze 2016

Ci puoi andare a piedi, puoi fare esperienze fuori dal comune, tornare bambino o portarci l’intera famiglia: sono solo alcune delle ragioni per cui quest’anno dovresti andare a teatro a Firenze, anche se non ci sei mai stato prima o non ci vai da una vita. Un’altra va sotto il nome di Niccolini.

1) CI PUOI ANDARE A PIEDI

Sottovalutati per anni, chiusi, timidamente riaperti e coraggiosamente riportati in vita, i teatri di periferia sono oggi una realtà che vale la pena di esplorare. Per chi sta in zona Firenze Sud la scelta è tra le divertenti proposte del Teatro Lumière di via di Ripoli 231 (dal 29 al 31 gennaio “Attento alla cioccolata, Callaghan!”, il primo weekend di febbraio in scena Marcello Sbigoli in “Quattro bombe in tasca”) e il ciclo di radio gialli, letture e commedie del Teatro Reims (via Reims), riportati in vita dalla Nuova Compagnia di Prosa Città di Firenze e dalla Compagnia delle Seggiole. Chi sta in zona Teatro di Rifredi, invece, non potrà perdersi il ritorno dello spettacolo-evento della scorsa stagione, “La bastarda di Istanbul”, che ha fatto il pieno in ogni tappa del tour. Una narrazione corale e senza tempo, capace di raccontare le generazioni, i contrasti e la storia del popolo armeno, con leggerezza e profondità (dal 16 al 28 febbraio 2016). Date un’occhiata all’intero cartellone di Rifredi, ricco di tragicommedie più e meno impegnate, da ridere e riflettere. Come “Thanks for Vaselina” (9 e 10 febbraio 2016), ironicamente dedicato “ai familiari delle vittime e alle vittime dei familiari”: genitori disperati e figli senza futuro combattono nell’istante che gli è concesso, vittime e carnefici della lotta senza tempo per il potere e per l’amore.

2) PUOI FARE ESPERIENZE FUORI DAL COMUNE

Chi cerca esperienze fuori dal comune troverà pane per i propri denti al Teatro Cantiere Florida, un altro teatro “di periferia” che propone performance multimediali, multilivello e multi significato come “Kindur – Vita avventurosa delle pecore in Islanda” (27/28 febbraio 2016) o grandi classici rivisti e corretti in chiave contemporaneacome “Hamlet Travestie” (3 marzo 2016), in cui la vicenda shakespeariana diventa il canovaccio di un’improbabile storia di “redenzione familiare”.

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