I trenta sono i nuovi venti (e i quarantenni posano per le copertine)

trenta nuovi venti

Le copertine delle riviste patinate pullulano di trentenni. Beyoncé, Chiara Ferragni, Isabeli Fontana. I trenta sono i nuovi venti. Perfino l’affare sportivo dell’anno è over 30: Cristiano Ronaldo ha 33 anni, un’età per la quale un calciatore sarebbe stato considerato a un passo dalla pensione fino a poco tempo fa. Le modelle più ricercate e le attrici più pagate di Hollywood sono nei loro splendidi trenta, qualcuna si porta meravigliosamente anche i cinquanta.

Quando ero adolescente sarebbe stato impensabile: le over 40 si lamentavano della mancanza di ruoli nel cinema e le copertine non erano concesse a chi superava i 25. D’altronde, però, anch’io mi sento più in forma oggi, a 34 anni suonati, piuttosto che quando ne avevo 15 e avevo il fiatone a salire le scale.

Come si spiega tutto ciò? Forse la mia generazione, nata negli anni della Grande Espansione e catapultata nell’era della Grande Incertezza, ha avuto bisogno di più tempo per affermarsi e arrivare al successo. Per la serie: dateci fiducia e vi dimostreremo che sappiamo crescere e prosperare anche nel caos generalizzato. Sì, Mark Zuckerberg ha avuto successo quando era ancora nei venti, ma è un caso.

O forse è la fine di quell’ondata di giovanilismo cavalcato da Berlusconi e ci siamo finalmente resi conto che si può essere tonici e di successo anche dopo i trenta anni. O che la bellezza non basta per avere successo: anche nella dittatura di Instagram bisogna azionare un minimo il cervello. E’ il caso della “imprenditrice digitale” Ferragni di cui sopra, che vanta pure una laurea alla Bocconi, anche se non è la prima cosa che sventola davanti all’obiettivo.

Forse possiamo finalmente considerare chiuso il capitolo “veline e calciatori in vacanza a Formentera”, almeno per il momento e leggere delle prossime nozze di Nino Frassica con la compagna trentenne questa estate. Voglio sperare che sia così. Nel mentre sto studiando una nuova fascia sociale: i quarantenni. Ho come l’impressione che i quaranta siano i nuovi venticinque. Abbiate un po’ di pazienza, saranno loro i prossimi cover boy.

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