Perché Revenant vincerà il Premio Oscar

revenant leonardo di caprio oscar

Ce la farà finalmente Di Caprio a stringere l’agognata statuetta? Secondo me sì. Per almeno 4 motivi. Leggete a vostro rischio e pericolo di spoiler.

UNA STORIA AMERICANA

The Revenant è la storia d’America. Ben prima dello Zio Sam, la cultura a stelle e strisce è stata imbevuta nell’eterna battaglia dell’uomo con la “Wilderness”, la Natura selvaggia o ancor meglio, la selvaggia natura dell’uomo. E’ solo attraverso il confronto con la Wilderness del Nuovo mondo che l’uomo d’importazione europea ritrova la sua vera natura e rinasce uomo nuovo, cittadino americano. La trama del film sembra raccontare proprio questo. Così Di Caprio prima lotta con l’orsa, poi viene sottomesso, infine rialza la testa e finisce per diventare egli stesso orso (e lo è per metà del film). Ma la trasformazione passa principalmente dalla lotta contro le sue radici, la vecchia Europa rappresentata decadente, senza onore né rispetto, né per Dio né per gli uomini (ma ovviamente i cattivi sono francesi, non inglesi).

LE CARE VECCHIE RADICI CRISTIANE

The Revenant titilla anche le corde di chi ha bisogno di ricordarsi da che parte sta, quali sono le sue radici e il suo credo religioso. Non lo fa in maniera banalotta e scontata come spesso succede nei film made in Usa, ma lo fa. I riferimenti sono disseminati lungo tutto il film, a partire dal titolo (ma basterebbe la scena con la neve/manna nel deserto). Bisogna morire per rinascere ed è ciò che succede al protagonista Di Caprio. Lotterà per tutto il tempo con il suo corpo e con la natura, diventerà selvaggio (con l’indiano), tornerà animale (dentro il cavallo). Ma alla fine del viaggio ritroverà la sua umanità. E anche la fede in Dio, già che ci siamo.

L’ALTRO SIAMO NOI

Chi sono i buoni e chi sono i cattivi? A ben guardare The Revenant potrebbe essere catalogato anche tra i film che esplorano l’eterno conflitto tra noi e l’altro. Come la prenderanno gli americani dell’Obama II non sono in grado di dirlo. Ma se The Revenant fosse in grado di instillare il dubbio che non esista un “noi” e tantomeno un “altro”, beh allora sarebbe già degno di vincere un Oscar.

LEONARDO DI CAPRIO

Ebbene sì, all’indomani della vecchiaia mi sono innamorata di colui che non ho mai amato da teenager: Leonardo Di Caprio migliora ogni anno come il buon vino (ed era tanto tenero l’altro giorno in visita da Papa Francesco). Per me se lo meritava già per The Wolf of Wall Street, a maggior ragione dovrebbe vincere un Oscar per The Revenant.

Se non dovesse andare così, se non altro sarà un’indicazione sulla mappa per capire dove stiano andando gli Stati Uniti e cosa siano diventati gli americani all’indomani delle nuove elezioni presidenziali.

One thought on “Perché Revenant vincerà il Premio Oscar

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *