Viaggi, come muoversi nella Grande Mela da vero newyorkese

new york da vero newyorkese


Ci sono cose che non troverete scritte su nessuna guida di New York del mondo. Come fare finta di essere un vero newyorkese, ad esempio.

1. Sfrecciare in bicicletta per Manhattan

New York da vero newyorkese

Nemici della bici, spiacenti per voi. Il primo comandamento per apparire newyorkese a New York è quello di noleggiare una bici. Ebbene sì, anche qui il bike sharing fa scintille, solo i fiorentini sono rimasti a secco. Nonostante il traffico infernale – o più probabilmente a causa del traffico – molti newyorkers hanno scelto la bici per spostarsi in The City. Costa meno del taxi, è più veloce della metro. Se proprio volete calarvi nella parte, scorrazzate sul Ponte di Brooklyn attentando all’incolumità dei turisti: non abbiamo tempo da perdere con i vostri selfie, qui si lavora.

  1. Fermare un taxi

Se proprio non siete tagliati per le due ruote, potreste realizzare il sogno di una vita fermando un taxi giallo alzando la mano in una qualunque via. E magari fare i gradassi dicendo “take the change”, quando lasciate una grossa mancia. Un altro must dei mezzi di trasporto? Dormire in metropolitana. Dell’importanza della Metrocard ho già parlato.

3. Streetfood a Bryant Park

Voglia di qualcosa di buono? Ambrogio non c’è (a meno che non vi possiate permettere una limo), ma ci sono i pretzel di Bryant Park, le ciambelline e i panini a Union Square e streetfood di ogni nazionalità lungo le principali Avenue. Prendi e porta a casa come un vero newyorkese.

4. Always takeaway

A proposito, pare che il “to go” sia un po’ sfuggito di mano. Che vi fermiate da Starbucks o da McDonald o in un qualunque caffetteria, scordatevi il vassoio. Qui tutti danno per scontato che prenderete il vostro pasto e lo consumerete altrove. A casa, al parco o magari davanti al pc. Ma quasi sempre in solitudine. Il pranzo non è fatto per parlare. C’è da lavorare. E spostati di lì che fai tappo, the queue must go on.

5. Videochiamami

Infine, vi presento il nuovo inseparabile amico del vero newyorkese 2.0: il cellulare. Un tempo vedevi tutti per le vie con il barilotto di caffè bollente. Oggi vedi tutti, ma proprio tutti, con lo smartphone. Ho visto un homeless accomodarsi per la notte accanto alla postazione pubblica di ricarica, con l’Iphone attaccato alla spina. Ho visto madri dimentiche del proprio bambino, bambini inconsapevoli della propria madre, ragazzi inconsapevoli dei semafori rossi. E poi donne, uomini, giovani e meno giovani intenti in costanti videochiamate. Un universo di automi. Se volete girare New York da vero newyorkese fatevi videochiamare.

New York è il laboratorio sociale dove il destino dell’umanità si compie con qualche anno d’anticipo rispetto al resto del mondo. E’ successo così per la fine delle librerie e dei negozi di dischi. Si sta avvicinando la fine dei ristoranti: c’è Deliveroo. Finiremo tutti soli con Facetime? Nel dubbio vado a mettere in carica il cellulare.

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