Gongolare sì, giudicare no

non giudicare

Capita a volte che mi senta completamente ignorante, impreparata e incapace, anche fisicamente. Inesorabilmente inadatta a portare a compimento un incarico. Sconfitta in partenza. Svantaggiata di base. Non per questo mi arrendo. Arriverò con i miei tempi e i miei modi. Dopo gli altri, ma chi se ne frega.

Mi è successo anche all’ultima gara a cui ho partecipato. Non mi sono iscritta per vincere, è ovvio. Ma per mettermi alla prova, come al solito. Sono partita carica, convinta delle mie potenzialità e del mio livello di preparazione. Non c’è niente di peggio di quando credi di essere preparato, nella vita: è stata una tragedia. Ma non mi sono arresa. Ho deciso che sarei arrivata in fondo comunque, anche sui gomiti. Sono arrivata sulle mie gambe ed è stato un mezzo miracolo. Ogni prova a cui mi sottopongo mi regala qualcosa: a volte mi consegna più autostima, altre no. Stavolta mi ha insegnato che non si è mai preparati nella vita e – cosa ancor più importante – che non si può sempre avere il controllo di tutti gli elementi in ballo.

Poi ci sono le volte in cui mi sento un passo avanti a quelli che mi circondano. Essendo di base la mia autostima bassa, capita di solito quando sono circondata da capre. Ma capita e anche quella è una prova da superare. Cosa mi ha insegnato? Che a volte sei sopra e a volte sei sotto la media. A volte sei figo, altre no e non sempre dipende da te. Quindi gongola quando puoi, ma non ti sentire mai in diritto di giudicare. Perché domani sarai dall’altra parte.

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