Pitti non è un party, è un rito pagano. Da preservare con cura

Pitti Immagine Firenze

Ogni città ha la sua settimana in cui celebra la follia: una volta l’anno tutto sembra lecito e i problemi esistenziali si mettono in pausa. A Rio è quella del carnevale, a Pamplona quella di San Firmino. A Firenze si chiama Pitti Immagine. Per una settimana i fiorentini si convincono di vivere al centro del mondo e si conciano per le feste. Feste vere, anzi cocktail party. La riuscita della settimana della moda fiorentina si misura dal numero di bottiglie stappate, tartine distribuite, video artigianali spalmati sui social.

I lati positivi? Per 5 giorni Firenze si crede New York e si scorda il provincialismo. Il traffico diventa inevitabile conseguenza del vivere a Manhattan, non vale neanche più la pena parlarne. Gli uomini si sentono autorizzati a indossare lo smoking con i bermuda e copricapo che neanche Camilla Parker Bowles al Royal Ascot. Le donne possono finalmente andare in giro nude con gli stivali da cowboy ed essere sicure di passare inosservate.

Chiunque riesca ad arraffare un pass stampa per un evento esclusivo è autorizzato a sentirsi vip. In generale ognuno si sente libero di andare a giro come gli pare e di sciamare per palazzi storici, cortili rinascimentali, luoghi inediti e suggestive cornici a ogni ora del giorno e della notte. Si può cominciare a brindare alle 11 di mattina e proseguire per tutto il pomeriggio senza che nessuno ti giudichi: è Pitti, bellezza.

Tra una mousse di pappa al pomodoro e una lasagnetta vegana rivisitata puoi anche dimenticarti di mangiare e andare avanti per una settimana con una salutare dieta liquida a base di distillati italiani aromatizzati con erbe a kmzero. L’unica cosa che devi ricordare è di portare con te i biglietti da visita e la faccia più tosta che hai. È lecito saltare da un party all’altro in mezzo alla settimana come fosse il migliore dei venerdì (salvo poi rendersi conto che non è proprio saggio tornare a casa alle 3 vestiti di 4 piume strategiche). Presentarsi alla preview del mattino successivo con le occhiaie diventa finalmente motivo di orgoglio: io c’ero ieri sera.

I lati negativi? Più o meno gli stessi. Ma dura solo una settimana, si guarisce in fretta. Purtroppo per il nostro animo provinciale e per fortuna per il nostro fegato.

foto di Stefano Casati per IED Firenze

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